All’ inizio dell'anno scolastico mi sono trovata, inaspettatamente, ad essere l'insegnante referente di questo gruppo e la prima necessità era di conoscerci a vicenda per poter instaurare un rapporto di fiducia e di stima reciproca.
Per questo motivo ho scelto di dare molto spazio al momento del cerchio dove ogni bambino e bambina poteva trovare il tempo per raccontare di sé ed ascoltare gli altri.
Contemporaneamente ho proposto dei giochi piacevoli e divertenti dove le emozioni erano protagoniste dei nostri vissuti. Da qua è nata la necessità di evidenziare e rendere visibile a tutti cosa intendevamo per "FELICITA' RABBIA e TRISTEZZA".
I lavori svolti in merito a questi argomenti sono stati esposti nel corridoio della scuola per lungo tempo e penso che ogni genitore ne abbia preso visione.
Per me è stato interessante osservare come i preconcetti sono già presenti a questa età, infatti la felicità è stata descritta e in seguito raffigurata al femminile mentre la rabbia è stata identificata nel maschile.
La tristezza è un sentimento ancora difficile per loro da identificare, forse perché è un'emozione che si evita di far vivere ai piccoli.
Questo percorso ha permesso a tutti i bambini e bambine del gruppo di conoscersi meglio e mi ha offerto l'opportunità di cogliere altri argomenti da elaborare con gli alunni. Ancora dai primi giorni notavo una netta scissione tra gli alunni, nessuno giocava con l'altro sesso, i loro discorsi erano sempre pieni di confronti e di negatività per il diverso da sé. Io ho sottolineato questo loro atteggiamento cercando di evidenziarlo per poterlo sviluppare, leggere e comunicare la difficoltà che leggiava. Dal primo momento di forti contrasti e di evidenti schieramenti si è giunti ad una chiara e semplice definizione di maschile e femminile trovando diversità,
uguaglianze e il positivo di ogni parte.
Ora il gruppo sottolinea spesso l'argomento ( es. maestra, guarda siamo seduti separati) ma si sente nel loro dire un certo orgoglio di appartenenza senza
essere avversità o negazione.
Io ho osservato con emozione le loro conquiste e sono orgogliosa di vederli crescere e auguro a tutti un cammino pieno di felici scoperte.
Per questo motivo ho scelto di dare molto spazio al momento del cerchio dove ogni bambino e bambina poteva trovare il tempo per raccontare di sé ed ascoltare gli altri.
Contemporaneamente ho proposto dei giochi piacevoli e divertenti dove le emozioni erano protagoniste dei nostri vissuti. Da qua è nata la necessità di evidenziare e rendere visibile a tutti cosa intendevamo per "FELICITA' RABBIA e TRISTEZZA".
I lavori svolti in merito a questi argomenti sono stati esposti nel corridoio della scuola per lungo tempo e penso che ogni genitore ne abbia preso visione.
Per me è stato interessante osservare come i preconcetti sono già presenti a questa età, infatti la felicità è stata descritta e in seguito raffigurata al femminile mentre la rabbia è stata identificata nel maschile.
La tristezza è un sentimento ancora difficile per loro da identificare, forse perché è un'emozione che si evita di far vivere ai piccoli.
Questo percorso ha permesso a tutti i bambini e bambine del gruppo di conoscersi meglio e mi ha offerto l'opportunità di cogliere altri argomenti da elaborare con gli alunni. Ancora dai primi giorni notavo una netta scissione tra gli alunni, nessuno giocava con l'altro sesso, i loro discorsi erano sempre pieni di confronti e di negatività per il diverso da sé. Io ho sottolineato questo loro atteggiamento cercando di evidenziarlo per poterlo sviluppare, leggere e comunicare la difficoltà che leggiava. Dal primo momento di forti contrasti e di evidenti schieramenti si è giunti ad una chiara e semplice definizione di maschile e femminile trovando diversità,
uguaglianze e il positivo di ogni parte.
Ora il gruppo sottolinea spesso l'argomento ( es. maestra, guarda siamo seduti separati) ma si sente nel loro dire un certo orgoglio di appartenenza senza
essere avversità o negazione.
Io ho osservato con emozione le loro conquiste e sono orgogliosa di vederli crescere e auguro a tutti un cammino pieno di felici scoperte.