- ambiente fisico della scuola
- materiali utilizzati
- organizzazione
- scelte metodologiche
- gestione del contesto aula.
AMBIENTE FISICO:
Per quanto riguarda le caratteristiche dello spazio sezione, ho operato una suddivisione in modo tale da poter allestire diversi angoli strutturati per specifiche attività, ossia:angolo casetta;angolo giochi di costruzione;angolo attività creative e di manipolazione;angolo lettura; angolo giochi da tavolino;angolo conversazione. Ogni angolo è dotato di arredi e materiali inerenti alle attività proposte. Sulle pareti della sezione si trovano i lavori di gruppo, cartelloni realizzate con varie tecniche che documentano il percorso, l’iter del progetto, quindi le sue fasi principali. Inoltre sono esposti in modo alternato gli elaborati dei bambini.
RIFLESSIONE: una buona strutturazione dello spazio rappresenta un messaggio educativo. Credo che la qualità della scuola sia definita anche da come sono pensati ed organizzati gli spazi fisici. Ogni angolo assume la sua importanza e dovrebbe trasmettere l’intenzione dell’insegnante di dare la possibilità al bambino di stare bene a scuola e di poter avere una ricca e stimolante esperienza di apprendimento. E’ importante quindi che i diversi angoli rispondano alle altresì differenti esigenze: uno spazio a misura del bambino , per il bambino. Lo spazio rappresenta il biglietto di ingresso e dovrebbe perciò documentare ciò che nella scuola si fa di più significativo.
L’ambiente fisico comunque ha un’indubbia valenza pedagogica in quanto fa parte di un curricolo implicito che influenza e si ripercuote sulle relazioni e sugli apprendimenti. Il contesto di vita incide indiscutibilmente sullo sviluppo del soggetto(Vigotskj) e proprio per questo motivo lo spazio che l’insegnante è tenuta a gestire, non deve essere predisposto in maniera casuale e improvvisata, bensì deve essere organizzato in modo sicuro ed accogliente, stimolante e funzionale ai bisogni. Lo spazio e i materiali ad esso connessi aiutano a perseguire le finalità di autonomia, identità e competenza.
Per fare alcuni esempi: per aiutare il bambino ad essere autonomo e per promuovere la fiducia in se stesso, è bene disporre i materiali, le mensole, i casellari…alla sua altezza per cui non troppo in alto in modo tale che il bambino vada da solo a prendere ciò che gli serve per giocare o quantaltro. Da un’analisi critica sulla mia strutturazione dello spazio, emerge che la mia sezione manca di un angolo travestimenti (che affascina molto i bambini) e inoltre l’angolo lettura dovrebbe essere meglio organizzato mettendo a disposizione più tipologie di libri e mensole e dovrebbe infine essere ampliato.
MATERALI USATI:
Gli strumenti e i materiali utilizzati per svolgere le attività di programmazione si riassumono in: archivio cartaceo – guide didattiche e riviste specializzate per l’insegnante
biblioteca della scuola
materiale tecnologico-videocamera, macchina fotografica, computer, videoregistratore, stereo.
materiale di facile consumo-carta, forbici, pennarelli,…
materiale di recupero-scatole di varie dimensioni, bottoni, tappi di sughero,…
materiale creato dall’insegnante-pasta di sale, carta-pesta, carta-colla, didò…
materiale didattico-giochi a disposizione nei vari angoli allestiti.
RIFLESSIONE: E’ importante spaziare nell’utilizzo dei materiali, poiché ciò arricchisce senz’altro l’attività che andiamo ad intraprendere. Usare molteplici materiali significa per l’insegnante diversificare e promuovere esperienze più interessanti,motivanti, ma anche più chiare e più di impatto nell’intento di perseguire particolari obiettivi.Far utilizzare al bambino materiali diversi significa dargli la possibilità di sperimentare, di scegliere, di esprimersi e muoversi nell’ambiente in modo autonomo e soprattutto personale.
METODOLOGIA ED ORGANIZZAZIONE:
La metodologia che privilegio maggiormente è: far vivere le esperienze in modo diretto, coinvolgere il bambino in prima persona, facendolo soprattutto giocare ed esplorare attivamente; cerco inoltre di proporre attività stimolanti che motivino il bambino nel suo percorso di crescita.
L’organizzazione della sezione è data dalla distribuzione oraria dei vari momenti della giornata scolastica quindi:
- entrata con accoglienza giochi liberi
- attività di routine riordino, calendari, presenze, ecc..
- attività di programmazione progetto
- preparazione per il pranzo e pranzo
- giochi liberi e/o guidati
- attività di programmazione progetto sonno per i più piccoli
- merenda
- uscita
RIFLESSIONE: La metodologia e l’organizzazione sono a mio avviso efficaci perché innanzitutto il gioco rappresenta la fonte principale dell’apprendimento e delle relazioni, è una miniera di stimoli e di esperienze significative: attraverso l’osservazione del gioco, l’insegnante attenta , può conoscere il bambino, il carattere, la personalità, gli stili cognitivi, l’abilità, i bisogni, i disagi. L’esplorazione è importante perché il bambino di quest’età è molto legato all’esperienza, alla concretezza… per astrarre necessità di fisicità, deve poter prima essere immerso dentro l’ambiente, dentro l’attività attraverso i sensi.
Quindi la ricerca e l’esplorazione come anche la manipolazione sono tappe irrinunciabili. Anche la scansione temporale è un elemento essenziale che fa parte del curricolo implicito della scuola. Il tempo, così come lo spazio ha un suo valore educativo e deve essere ben calibrato: non dovrebbero esserci i cosiddetti “tempi morti” dove il bambino si annoia e quindi si demotiva, oppure, al contrario, tempi troppi frenetici che non danno la possibilità al bambino di codificare la quantità di stimoli ricevuti. E’ quindi indispensabile organizzare il tempo scuola in modo equilibrato nel quale il bambino possa trovare momenti individuali, di quiete e di intimità, alternati a momenti collettivi più coinvolgenti, dinamici e collaborativi.
LA DISCIPLINA
Il miglior metodo per mantenere la disciplina sia innanzitutto l’esempio. L’esempio costituisce un elemento importante nell’educazione. Quindi l’essere sicuramente coerenti: far rispettare le regole ai bambini spiegandone la necessità, ma soprattutto rispettandole … fare ciò che si dice di fare poiché il bambino è molto attento al comportamento dell’adulto. Inoltre sollecito gli atteggiamenti positivi e li sottolineo, li premio più che altro con dei complimenti ( ES: dico a tutti “avete visto come è stata brava Chiara ad aiutare Greta quando sono caduti tutti i pennarelli?”), cerco anche di portare l’attenzione su ciò che è positivo per esempio nei richiami:”Gioca meglio” invece di “Non si gioca così” oppure “Raccogli i giochi” invece di “Non devi lanciare le costruzioni”… Se la situazione è più complessa per esempio quando un bambino è comunque aggressivo o un elemento di disturbo per i compagni, dopo i richiami e le sollecitazioni, intervengo mettendolo seduto a riflettere sul fatto di non aver rispettato le regole che sono utili per stare bene insieme.
La filosofia di gestione del gruppo sezione si riassume in:
- L’insegnante non autoritaria ma autorevole.
- Flessibilità
- Regia educativa
Credo che il modo di relazionare con i bambini e il metodo educativo siano abbastanza incisivi ed efficaci e questo lo si verifica soprattutto attraverso i miglioramenti che i bambini stessi hanno raggiunto, anche se sottolineo l’importanza di mantenere costantemente, quotidianamente una precisa tipologia di intervento educativo.