Ecco come viene scandita la giornata dei vostri bambini, nel corso della giornata. ovvio è solo un esempio ogni scuola si gestisce in modo leggermente diverso.
L'ingresso alla scuola è dalle ore 7,55 alle 9,00 e l'uscita e dalle 15,45 alle 16,00.
E' consentita, previa richiesta scritta, l'uscita anticipata alle ore 13,00.
Dalle 7,55 alle 10,15
ATTIVITA' NEI CENTRI.
Ogni bambino, arrivato a scuola sceglie in quale dei tre centri aperti entrare. Comunicandolo all'insegnante, può cambiare centro fino alle ore 9,1
Dalle 10,15 alle 10,30
Bagno - pratiche igieniche. Momento d'incontro nel "salotto".
Dalle 10,30 alle 11,50
Attività con gruppi omogenei d'età.
Dalle 11,50 alle 13,00
Pranzo.
Dalle 13,00 alle 13,15
Momento d'incontro nel "salotto", uscita anticipata
Dalle 13,15 alle 15,15
ATTIVITA' NEI CENTRI: ogni bambino sceglie d’entrate in uno dei centri aperti diverso da quello scelto il mattino.
Dalle 15,15 alle 15,45
Bagno - pratiche igieniche. Consumazione della merenda. Momento d’incontro nel "salotto".
Dalle 15,45 alle 16,00
UscitaI bambini hanno la possibilità di scegliere liberamente tra i tre centri aperti dalle tre insegnanti di turno (che ruotano trimestralmente all’interno dei centri) per poter così mettere a frutto le loro competenze e simpatie affettive e la formazione di gruppi amicali spontanei.
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Accogliente perché attenta alle richieste- proposte dei bambini.
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Animatrice perché partecipa al gioco, predispone spazi e materiale da trasformare ed aiuta a vivere nel rispetto delle regole sociali.
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Mediatrice perché aiuta i bambini a vivere in modo attivo la relazione con persone, ambiente ed oggetti.
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Osservatrice per riorganizzare gli spazi secondo i bisogni in atto e documentarne i cambiamenti.
Le difficoltà maggiori sono emerse nel momento in cui bisognava condividere spazi, materiali, bambini e tempi.
L’osservazione delle frequenze nei centri, registrate giornalmente in apposite griglie, ci ha portato a verificare come alcuni centri fossero meno interessanti e funzionali per i bambini.
È nata, inoltre, la necessità di confrontarci ancora sull’idea di bambino e di scuola dell’infanzia che ognuna aveva.
Dopo un’attenta analisi degli spazi e dei materiali predisposti nei centri d’interesse e del loro utilizzo, le insegnanti hanno costatato che erano troppo specifici e perciò limitanti per le esigenze giornaliere dei bambini/e.
La scelta iniziale di “specificità “ dei centri si è dimostrata una necessità delle insegnanti, le quali avevano bisogno di chiarezza nella suddivisione degli spazi per osservare le competenze degli alunni divise per campo d’esperienza.