Descrizione dell'attività
Gli obiettivi prefissati di osservare e saper rilevare le differenze tra gli alberi del parco sono stati pienamente raggiunti. Il contatto diretto con la corteccia, le foglie, i rami, le radici (ove visibili) degli alberi hanno portato il bambino all’interiorizzazione del proprio concetto di “albero” come elemento naturale da osservare, rispettare e anche con cui giocare.
- Vari tipi di albero
Obiettivo
- Suscitare interesse all'ambiente naturale, osservarlo con attenzione e rispetto;
- La capacità di fare confronti.
Metodologia
- Conversazione proposta di fare un'uscita nel parco antistante la scuola, finalizzata all'osservazione e la ricerca di alberi.
- Conversazione sull'esperienza;
- Sollecitazione a riprodurre il più fedelmente possibile gli alberi individuati nel parco.
- Conversazione stimolo a cogliere le differenze.
L'insegnate guida e sollecita i bambini a descrivere ciò che vedono nel parco:
N.: “Questo ha un tronco e questo ne ha tre!”
L.: “Ci sono due uguali!”
C.: “E questo albero come si chiama?”
F.: “Io provo ad arrampicarmi su questo albero!”
M. “Anch’io voglio provare!”
Al ritorno a scuola ogni bambino rappresenta graficamente con la tecnica delle tempere gli alberi visti.
Verifica finale.
Gli obiettivi prefissati di osservare e saper rilevare le differenze tra gli alberi del parco sono stati pienamente raggiunti. Il contatto diretto con la corteccia, le foglie, i rami, le radici (ove visibili) degli alberi hanno portato il bambino all’interiorizzazione del proprio concetto di “albero” come elemento naturale da osservare, rispettare e anche con cui giocare. Come si evince dai disegni, che fungono da schede di verifica, sulla sinistra si nota un albero ancora quasi spoglio, come se volesse farci vedere le sue molteplici ramificazioni (per N. infatti l’attenzione si è concentrata sul tronco e la corteccia), mentre nel disegno di destra vediamo due alberi quasi uguali dalla tipica chioma rotondeggiante (nella ricerca delle differenze C. è riuscita a rilevare le somiglianze). La scelta di tali disegni completamente diversi, seppure frutto della medesima esperienza, mette in risalto come ogni bambino osserva, riflette e ricorda in modo completamente soggettivo le particolarità colte.
Osservazioni personali.
Le uscite didattiche con i bambini di questa età sono sempre molto gradite e costruttive dal momento che non li coinvolgono emotivamente solo dal punto di vista dell’esperienza specifica ma diventano momenti di svago e di gioco. È in queste occasioni che il bambino stimolato opportunamente scopre e/o riscopre quei giochi inconsueti e oramai caduti in disuso come aggrapparsi ad un ramo e lasciarsi dondolare, aggrapparsi ad un ramo e lasciarsi penzolare per misurare la forza delle braccia, arrampicarsi su un albero sfruttando rami o sporgenze del tronco, osservare e contare i cerchietti di un ramo tagliato per scoprire l’età di un albero, abbracciare il tronco e vedere che per poterlo circondare tutto servono due o tre bambini insieme, ecc.