Progetti Didattici per la Scuola dell'Infanzia

Fiaba: Tre amici in uno stagno

Samuele il coniglio aveva un pesciolino rosso che si chiamava Tobia. Ogni mattina gli cambiava l’ acqua della vasca e gli dava la colazione; poi usciva per andare a lavorare l’orto.

passando davanti alla finestra, Samuele non si dimenticava mai di voltarsi a fare ciao con la mano al suo pesciolino. Tobia però non era felice. Dalla finestra vedeva nello stagno, tre amici che giocavano allegri:  erano Marta l’anatra, Antonina la rana e Giustino un pesciolino rosso come lui.

Li guardava sguazzare e rincorrersi nell’acqua e pensava sospirando:” come vorrei essere con loro a giocare”. Allo stagno, Samuele ci andava tutte le sere. Ci andava a prendere l’acqua per innaffiare i cavoli. 

Quell’ estate da molto tempo non pioveva e Samuele, impensierito, diceva fra se: ”se continua cosi’, addio raccolto”. Ogni tanto doveva fermarsi per asciugare il sudore.
I giorni passavano e faceva sempre più caldo. Nello stagno l’acqua diminuiva.
Marta preoccupata per i suoi amici, una volta disse: “io posso resistere a lungo senza acqua,
ma voi?”. “io poco” rispose Antonina la rana.
“io niente” sospiro’ Giustino il pesce. Dopo qualche giorno,il sole aveva asciugato lo stagno. In una piccola pozzanghera,
Giustino giaceva più morto che vivo. Antonina e Marta corsero a chiamare Samuele il coniglio.
“vieni subito !!” Gridarono, “Giustino e’ in pericolo!”. Quando Samuele arrivo’,il pesciolino boccheggiava.                  
“dobbiamo portarlo a casa e metterlo nella vasca con Tobia”. Decise Samuele.
“se facciamo presto lo salveremo!”. Nella vasca Giustino galleggio’ a lungo immobile.
Poi lentamente si riprese. “come ti senti?” Chiese Tobia, contento di non essere più solo.
“meglio…” rispose Giustino con un filo di voce. “qui sei al sicuro“disse allora Tobia.“staremo un po’ stretti; pero’ l’acqua non manca mai”. 
Giustino,rincuorato, fece subito amicizia col suo nuovo compagno
ben presto dimentico’ la brutta avventura. 

Tutti i giorni Marta ed Antonina andavano a trovare il loro amico e si fermavano a lungo a parlare con lui. Ogni volta Giustino chiedeva “che tempo fa?”. Antonina scuoteva la testa e rispondeva: “sempre bello..purtroppo!”. 
Ma un giorno marta ed antonina corsero da lui e gli gridarono “giustino, giustino,
c’e’ una grande nube laggiù!”. A quella nube se ne aggiunsero altre e altre ancora.
Il cielo divento’ tutto nero e comincio’ a soffiare un vento forte.
Caddero i primi goccioloni e finalmente scoppio’ il temporale.
Antonina la rana faceva grandi salti sotto la pioggia, Samuele e Marta
ballavano abbracciati. Tutti erano felici.

Soltanto Tobia non lo era. Pensava”domani il mio amico se ne andra’ ed io
resterò di nuovo solo”. Samuele si accorse che Tobia era triste e disse fra se’ “ ne parlerò con Antonina e Marta”.
Le due amiche si consultarono a lungo, poi dissero” se vuoi che Tobia non sia più’ triste, devi portarlo nello stagno con noi”.
Samuele ci penso’ un po’, poi rispose: “e’ giusto faro’ cosi’”. Ora nello stagno gli amici erano quattro e c’era acqua per tutti.
”sono felice di essere con voi, si sta bene liberi” diceva Tobia.

I suoi amici gli stavano intorno, gli facevano festa ridendo.
Nella vasca al posto del pesciolino, samuele aveva messo un bel mazzo di fiori
e tutte le mattine gli cambiava l’acqua.“anche i fiori hanno bisogno di cure” pensava.
Quando uscivape r andare al lavoro nell’orto, faceva sempre una corsa allo stagno
per salutare i suoi 4 amici. 

 

 

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