Progetti Didattici per la Scuola dell'Infanzia

Costruire uno strumento di osservazione

L’esperienza di osservazione si è svolta in sezione in un contesto di gioco strutturato  dentro al progetto inquinamento/ riciclaggio ; è stato osservato un processo, attraverso l’utilizzo di appunti scritti.

Campo di osservazione : i bambini che giocano con i rifiuti portati da casa

Aspetti privilegiati: osservo la relazione e gli stili cognitivi

Tempo : circa 30 minuti

Perché: per evidenziare i bisogni e per trovare la motivazione per proseguire il progetto sezione, stesso.

 La maggior parte del gruppo dimostra una frenesia nel prendere e nel giocare. Il nuovo ed insolito materiale a disposizione. Provoca eccitazione, entusiasmo e una buona dose di rumore. Quasi tutti vogliono poter utilizzare il materiale di recupero e bottiglie di plastica ,scatole,pezzi di carta, assumono così le sembianze di piccoli tesori. Si crea inizialmente una situazione di competizione tra i bambini, per chi primeggia nel riuscire a reperire più oggetti. I bambini sono molto divertiti e sorpresi, tutti tranne alcuni, un piccolo gruppo di tre, che fatica a destreggiarsi nell’insolito contesto di gioco e che vaga nello spazio sezione toccando, osservando, tenendo in mano prima un oggetto e poi l’altro e che soprattutto guarda i compagni che ,al contrario, giocano chi più chi meno, in modo dinamico creativo e personale.Un buon numero di bambini gioca a fare finta di ,dando vita ad una molteplicità di situazioni di gioco simbolico. Si verifica una sorta di divisione tra il gruppo delle femmine e quello dei maschi.Le prime collaborano tra loro per organizzare l’angolo casetta, nel quale ognuna assume un ruolo ben preciso e va a recuperare diversi tipi di contenitori ,scatole di varie misure e tappi per apparecchiare, cucinare o giocare “ alla mamma”. Solo una bambina si rifiuta di mettersi alla prova,di sperimentare questo nuovo tipo di gioco con i rifiuti: sta in disparte e chiede ogni tanto all’insegnante quando è ora di fare ordine. I maschi invece,giocano poco a far finta di, ma soprattutto giocano a costruire ,quindi impilano i rifiuti,cercano in base alla forma e alla grandezza degli oggetti che hanno di fronte,cosa è possibile costruire. È una diversa soluzione di gioco rispetto alle bambine: l’oggetto non diventa qualcos’altro ( il piatto,la coperta,la macchinina), ma con l’oggetto si costruisce,per esempio dai rotoli di carta igienica uniti realizzano dei binocoli,torri e recinti. Altra osservazione è  che i bambini, a differenza del gruppo femmine, non giocano in modo molto collaborativi, ma sono abbastanza egocentrici: scelgono individualmente i materiali e la loro funzione, anche se fisicamente si posizionano dove ci sono i loro coetanei maschi. Le bambine hanno  in generale più fantasia e creatività più autonomia , decisione e capacità collaborativi nel risolvere i piccoli conflitti che si vengono a creare nelle diverse situazioni di gioco. Rispetto ai maschi capiscono maggiormente il punto di vista dell’altro e giocano sì in modo vivace, ma comunque rispettando le regole della scuola, Il gruppo dei maschi gioca in modo discontinuo; costruisce  poi distrugge poi costruisce ancora.

L’attività ludica è tanto più coinvolgente quanto più è rumorosa e veloce; inoltre utilizzano quasi esclusivamente due tipi di rifiuti: bottiglie di plastica e scatole di cereali. Spaziano poco tra le altre Innumerevoli tipologie di rifiuti portati in classe. In generale tranne due casi, hanno una creatività meno spiccata rispetto alle bambine e hanno anche meno autonomia, per esempio se facendo una torre i rifiuti cadono chiedono subito l’aiuto dell’insegnante, mentre le bambine sono più caparbie e cercano di  aiutarsi tra loro non coinvolgendo la figura dell’adulto. Sempre prendendo in considerazione lo stesso esempio, alcuni maschietti si ostinano ad impilare rifiuti di consistenze diverse e se la torre cade ,faticano a ragionare sul fatto che è proprio perché l’oggetto sottostante a tutti gli altri si schiaccia ,o è di una forma irregolare . Le bambine ipotizzano le possibili soluzioni per i diversi problemi logici che si incontrano mentre si gioca, rispetto invece ai maschi che generalmente cambiano gioco  anziché cercare una soluzione.

 La modalità di osservazione scelta e cioè gli appunti scritti, quali possono essere anche le conversazioni tra bambini,rappresentano a mio avviso uno strumento efficace e funzionale, attraverso il quale è infatti possibile focalizzare l’attenzione su specifici aspetti quali i comportamenti, le relazioni,l’autonomia,lo sviluppo delle competenze e quindi gli apprendimenti e gli stili cognitivi del bambino. È possibile fare emergere i passaggi , i percorsi mentali, le modalità con cui il bambino vive la scuola, affronta i problemi, ipotizza e costruisce le sue concezioni, le elaborazioni che riguardano la realtà che lo circondano.

Attraverso l’analisi dei dati raccolti dall’osservazione attivata in sezione, affiora la necessità di orientare l’azione educativa in funzione di alcuni bisogni emersi che si riassumo in:

  • vincere le proprie inibizioni in situazioni nuove o impreviste:
  • muoversi in maniera personale e creativa;
  • utilizzare ogni tipo di materiale per giocare;
  • partecipare al gioco in modo più collaborativi;
  • risolvere in modo autonomo le difficoltà ipotizzando nuove soluzioni.

L’osservazione ha colto la spinta motivazionale del gruppo, cioè ha  evidenziato verso cosa la maggior parte del gruppo sezione si dimostra interessata e cioè il poter esplorare, ricercare, manipolare materiali insoliti per dar vita a nuovi e fantastici giochi. E’ proprio sulla base di questa motivazione che si orienterà e proseguirà la seconda fase del progetto “ inquinamento” che chiameremo “ riciclaggio”.

CONCLUSIONI
Lo strumento costruito è stato efficace. È  importante poter avere più momenti  di compresenza per fare in modo che un’ insegnante  possa promuovere il proseguimento dell’esperienza e l’altra riesca a concentrarsi in modo più proficuo sull’osservazione stessa, qualsiasi sia lo strumento di osservazione.

 

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