COSA POSSONO FARE I GENITORI PER AIUTARE I LORO BAMBINI AD INSERIRSI NELLA SCUOLA
Vediamo alcuni momenti critici ed alcuni semplici ma efficaci accorgimenti.
Tutto risulta più semplice quando i bambini vengono preparati per tempo all’evento dai genitori, oppure hanno già frequentato il nido.
Per fargli capire cosa sia la scuola e cosa gli aspetta il bambino ha bisogno dell’appoggio dell’adulto che può raccontargli storie inerenti all’argomento in biblioteca ce ne sono tantissimi; gli si deve parlare delle maestre chiamandole per nome informandosi in precedenza presso la scuola; visitare anche se da fuori lo stabile per renderglielo più familiare…ognuno deve trovare la sua strategia!
Accade che i primi giorni qualche bambino versi una lacrima, si sa il distacco dalla figura materna o parentale è il primo passo per l’autonomia del bambino è il suo primo grande passo verso un mondo che non conosce.
Non è il caso di allarmarsi: spesso è un passaggio obbligato e per un bimbo piccolo è l’espressione delle sue emozione che verbalmente non riesce ancora ad esprimere; l’ignoto, lo smarrimento, la separazione, gente nuova…sono dure prove per lui.
Se scendono anche abbondanti, le lacrime si asciugano subito non appena il genitore se ne è andato.
L’adulto che accompagna il bambino deve mostrarsi sorridente, sicuro, tranquillo le emozioni sono contagiose e incoraggiano il bambino. Se nel corso della giornata il bambino dovesse avere delle difficoltà o particolari problemi, sarà il personale della scuola ad avvisare casa.
Dopo un giorno o due, anche i bambini che all’inizio protestavano sono quasi sempre tranquilli e soddisfatti.
La cosa più importane è che il genitore non abbia fretta di lasciare il bimbo perché la sua ansia potrebbe provocare una reazione inversa prolungando l’ansia del distacco.
A parte qualche caso raro bisogna mostrarsi fermi, con dolcezza, se il bambino rifiuta di andare a scuola; poiché lui si adatterà se sente che i suoi genitori sono sereni e convinti di quello che fanno.
Può essere utile dire al bambino che cosa fanno il papà e la mamma, mentre lui è a scuola per fargli capire che non si vogliono liberare di lui ma hanno del lavoro da fare e che lo lasciano in un ambiente dove potrà giocare e conoscere nuovi amici e fare tanti giochi nuovi.
Certe situazioni come la nascita di un fratellino , un trasloco, il passaggio dal lettino al mezzo letto…possono essere delicate e necessitano di certezze: che la mamma e il papà gli vogliono bene, gli sono sempre vicini col pensiero, che non hanno fretta e soprattutto che lo ascoltano..
Non bisogna dimenticare che così come il bambino non va oppresso con le raccomandazioni all’ingresso della scuola, allo stesso modo non va assalito di domande quando lo si riprende.
Sarà il bambino a raccontarvi a tempo debito le sue emozioni; i bambini hanno i loro tempi, i loro ritmi, vivono intensamente il presente e non sempre hanno voglia di raccontare subito quello che hanno fatto a scuola.
L’entrata del mattino non dovrebbe mai essere troppo frettolosa, soprattutto nei primi tempi, inoltre se insegnanti e genitori trovano il tempo di scambiare qualche parola, i bambini si sentono rassicurati, hanno la confortante sensazione di essere affidati a persone sicure, conosciute ed accolti in un ambiente sereno dove tutti si conoscono e si fidano gli uni degli altri.