Contributi Esterni

Giovedì, 08 Giugno 2017 16:30

Imparare a Leggere

Scritto da
Vota questo articolo
(1 Vota)

Imparare a leggere consiste nel connettere due sistemi cerebrali del bambino: quello visivo del riconoscimento delle forme e quello imputato al linguaggio.

L’apprendimento passa attraverso tre fasi: la pittorica, in cui il bambino fotografa le parole; la fonologica in cui impara a decodificare le lettere in suoni; la tappa ortografica, in cui automatizza il riconoscimento delle parole.

Prima che il bambino possa apprendere la lettura, nel suo cervello sono già attivi la comprensione del linguaggio parlato ed il riconoscimento visivo dei segni, cioè le due facoltà essenziali che la lettura ricicla e interconnette. Fin dal primo giorno di vita, il neonato percepisce i contrasti linguistici ed ha attenzione particolare per la prosodia della sua lingua materna ed anzi attraverso la neuroimmagine (usata sempre più frequentemente per studiare il funzionamento del cervello)  si è potuto stabilire che la rete neuronale del neonato non è disorganizzata bensì organizzata come quella di un adulto: le competenze linguistiche del bambino riposano già su una rete corticale dell’emisfero sinistro (lo stesso emisfero nell’adulto si attiva quando egli elabora il linguaggio!)

La regione temporale superiore analizza i suoni della lingua mentre il solco temporale superiore sinistro mostra un’organizzazione gerarchica probabilmente legata a una analisi progressiva dei fonemi, delle parole e delle frasi. L’area di Broca (regione frontale inferiore sinistra) implicata nella produzione della parola e nell’analisi della grammatica, nel bambino di soli tre mesi si attiva durante l’ascolto di frasi anche se a questa età egli non sa ancora pronunciare suoni distinti.

Tutte queste precondizioni iniziali si trasformano con l’apprendimento perché il linguaggio ovviamente non nasce già pronto! Durante il primo anno di vita la rete delle aree del linguaggio si specializza gradualmente sotto influenza della lingua madre. A partire dal 6° mese la rappresentazione delle vocali (detta spazio vocalico) si deforma per rappresentare meglio le vocali della lingua madre. Verso gli 11-12 mesi le consonanti convergeranno verso il repertorio appropriato.

Il cervello del bambino estrae, smista e classifica i segmenti di parola come potrebbe farlo un naturalista o uno statistico. Sfrutta le regolarità delle sequenze che ascolta per inferire quali transizioni sonore siano possibili, eliminando quelle che sono escluse. E’ così che estrae le regole fono tattiche della sua lingua. Le statistiche che le sue aree del linguaggio compilano inconsciamente, gli permettono anche di scoprire e ritagliare le sequenze che si ripresentano spesso: saranno queste le sue prime parole.

Verso la fine del secondo anno esplode il vocabolario del bambino mentre si assesta la grammatica. Si stima che nel momento in cui comincia a leggere, il bambino possieda una rappresentazione dettagliata della fonologia della propria lingua, un vocabolario di alcune migliaia di parole e una padronanza delle principali strutture grammaticali e della maniera in cui trasmettono il significato.

In parallelo si struttura il sistema visivo del bambino.  Fin dai primi giorni di vita il bambino presta un’attenzione particolare ai volti e questi sembrano già attivare come nell’adulto una parte della regione occipito-temporale destra, specializzazione che si amplificherà nel corso del primo anno di vita. Nel secondo anno di vita il bambino impara a riconoscere un volto anche indipendentemente dal contesto in cui è presentato; tale processo proseguirà fino al decimo anno di vita del bambino. Competenze linguistiche e competenze visive sono molto importanti per l’apprendimento della lettura…

I neuroni della lettura – Stanislas Dehaene

D. Tomassini
Letto 8018 volte Ultima modifica il Martedì, 13 Novembre 2018 13:18
Altro in questa categoria: « La socializzazione Non sono scarabocchi »

Pagina Facebook

Più Popolari

  • Lavorare per progetti: l'ambiente
    Lavorare per progetti: l'ambiente Il progetto annuale prende spunto dal rapporto bambino- ambiente, sviluppato in modo di ricondurlo agli elementi naturali: terra (3-4 anni), aria (3-4 anni), acqua (5 anni).Questo progetto è proteso all’educazione…
  • Recite per Bambini
    Recite per Bambini Come tutti gli anni nella scuola dell'infanzia si preparano le recite per le feste di fine anno, che di solito si tengono nel mese di Giugno.A questo proposito voglio segnalarvi…
  • Accoglienza ed Inserimento
    Accoglienza ed Inserimento Iniziare a frequentare la Scuola Materna è per i bambini un avvenimento carico di cambiamenti ed ognuno mette in atto personali strategie affettive e cognitive per affrontarlo.
  • Schema Corporeo
    Schema Corporeo L'importanza della conoscenza del nostro schema corporeo è fondamentale.Vivere il proprio corpo in modo consapevole, personale, critico, soddisfacente e creativo, conoscere e controllare la propria emotività e motricità.
  • Progetto Didattico per l'infanzia Inverno
    Progetto Didattico per l'infanzia Inverno Questo percorso si snoda lungo i mesi invernali, e porta con sè i colori, le feste, le routine e l'ambiente che circonda il bambino e dove egli vive le proprie…

Scuola Infanzia Bottom

Seguici sui nostri canali Social, troverai molte infomazioni, idee, immagini e tanto altro per il tuo lavoro nella Scuola dell'Infanzia
Credits Web SEO Marketing

E' vietata la riproduzione, anche solo in parte, dei contenuti di questo sito web ® 2018.
Questo Sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001
Licenza Creative CommonsScuola Materna . NET di scuola-materna.net è distribuito con
Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.